Predire cartomanzia, due termini che sembrano dire la stessa cosa ma che in realtà sono profondamente differenti tra di loro. Oggi con Sarah analizzeremo più a fondo questi termini per fare chiarezza sul loro significato!
Chi è Sarah? Come cartomante da oltre 25 anni mi occupo dello studio della cartomanzia e dell’astrologia. Lavoro con i tarocchi da molti anni, la fortuna e il caso ha voluto che da una semplice passione ne sia nato un lavoro. Mi dichiaro specializzata in problemi d’amore e la mia dote o se volete la mia capacità sensitiva, mi permette di comprendere bene i tarocchi per questo aspetto, al quale dedico tutto il mio impegno.
Fin dalla giovane età mi sono costantemente dedicata allo studio dei tarocchi e oggi, con la mia trentennale esperienza, numerosi viaggi, e dopo accurati studi e ricerche esoteriche; sono in grado di aiutare le persone che soffrono per i più svariati problemi di amore. Ridando serenità a chi per mille motivi l’aveva persa. Anche se il suo studio è a Milano, avere un consulto con lei sarà semplicissimo; attraverso il telefono oppure via Skype.
Il termine predire significa annunciare agli altri quello che sarà o accadrà mentre il termine cartomanzia, indica un metodo di divinazione che si esercita mediante le carte da gioco o i tarocchi. Quindi perché si usa questo binomio? Nel pensiero comune una cartomante prevede il futuro ma non è proprio così altrimenti si chiamerebbe veggente.
La cartomante o il cartomante è una persona particolarmente sensibile (sensitiva) che riesce ad avere percezioni che altri non hanno.
Questa sua capacità le consente di analizzare una realtà specifica anche in prospettiva futura. Attenzione si parla di percezioni in prospettiva futura, questo non significa che la cartomante riesca a leggere il futuro.
I professionisti veri, coloro che leggono le carte affidandosi all’esperienza e al loro dono, sono persone serie che non vi diranno mai, ti predico il futuro. A questa categoria appartengono i profeti o gli indovini che però chissà perché, non azzeccano mai una combinazione al lotto o un esito di una match sul quale puntare di soldi.
Insomma bisogna distinguere i due aspetti perché sono fondamentali e possono indurre qualcuno a credere veramente in una determinata situazione.
Come detto la cartomanzia si limita ad un’analisi della situazione attuale, un po’ come un puzzle che prende via via forma e che, presumibilmente, avrà uno sviluppo in prospettiva.
I tarocchi o le carte per la cartomante sono solo un mezzo attraverso il quale, il lato sensitivo può esprimersi al meglio. Un dettaglio importante è che la sensitività è un dono, non si impara e non si acquista. Certamente individuare una cartomante seria che non vi prenda per i fondelli non è una cosa da poco vista l’imponente proposta su internet.
“…..Cartomante, consulto professionale h 24, con una semplice telefonata risolverai i tuoi dubbi e i tuoi guai….” Se questo è quello che vuoi allora non rivolgerti a Sarah. Sarah è una vera professionista delle carte che si occupa da anni di aiutare le persone che soffrono a causa di questioni d’amore.
Sarah ha aiutato migliaia di coppie a sbloccare situazioni, apparentemente finite, ridando nuova linfa al rapporto di coppia.
Vi darò la mia risposta. Il sensitivo si colloca a metà strada tra chi non è per niente sensitivo e il veggente. Esistono poi due categorie di sensitivi:
La risposta è sì, assolutamente, la cartomante deve essere anche una sensitiva. Senza questo dono, sarebbe solamente un’interpretazione delle carte a livello puramente simbolico.
La lettura delle carte è un metodo molto antico di lettura e interpretazione degli eventi della vita. Va intesa come un’opportunità per cogliere le occasioni e le opportunità che l’esistenza può offrire!
La chiaroveggenza è un dono molto speciale con cui sono nati alcuni esseri umani. Molti di loro lo usano per aiutare le persone a trovare un significato migliore nelle loro vite e risolvere conflitti enigmatici. In termini di chiaroveggenza e occultismo però, ci sono molti dilettanti sul mercato.
Quando chiediamo consiglio e aiuto a un cartomante è necessario sapere quali sono i tratti che identificano un buon veggente. È innegabile che quando una persona richiede i servizi di un chiaroveggente, è perché si trova in una situazione difficile; che richiede un’attenzione professionale.
A volte attraversiamo momenti di fragilità e ci sentiamo esposti a situazioni terribili che affliggono le nostre vite.
In una situazione del genere, vogliamo che la persona che ci aiuta sia in buona fede e che non sia una truffa. I buoni veggenti sono onesti e chiari e fin dall’inizio operano con un trattamento caloroso e sincero.
Il fatto che un veggente sia vicino o lontano ma abbia un comportamento empatico con le persone, sarà essenziale! Questo perché il potere di un veggente non risiede solo nelle carte, ma nella sua capacità di vedere oltre lo sguardo di una persona.
I sensitivi che offrono servizi personali sono, secondo questa regola, una buona opzione quando si tratta di cercare un approccio più vicino e una migliore qualità del servizio.
Esiste una regola non scritta ma estremamente efficace: quando una cartomante parla seguite le sensazioni che vi trasmette. Durante il colloquio ciò che viene riferito solo noi sappiamo se ci appartiene, se ci corrisponde e se davvero ci stà “vedendo”. Un binomio dunque imperfetto, che trova la sua forza nella credenza popolare.
Se veramente volete ricevere dei consigli validi da parte di una cartomante sensitiva parlate con Sarah, lei lo farà utilizzando queste tre caratteristiche che ogni vera cartomante dovrebbe avere:
I termini predire cartomanzia, come abbiamo visto non sono un’accoppiata perfetta. Una cartomante non legge il futuro ma può ritornare una visione del futuro, che ti aiuterà a capire come relazionarsi e adattarsi al meglio a ciò che sta arrivando.
Se vuoi incontrare una vera esperta della lettura delle carte, affidati a Sarah! Lei sarà prima di tutto una persona amica, con la quale poter parlare di ciò che più vi sta a cuore per porre fine alle vostre angosce.